La Conferenza delle regioni chiede al Governo un provvedimento contro gli Ogm

2013-07-11T14:58:04+01:0011 Luglio 2013 - 14:58|Categorie: Mercato|Tag: , , |

Roma – La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha approvato un ordine del giorno in materia di Ogm. Nel documento viene sottolineata “l’assoluta contrarietà delle regioni a consentire la coltivazione di Ogm su territorio nazionale e la richiesta al governo di procedere all’attivazione dell’esercizio della clausola di salvaguardia che, peraltro, è stata espressa e adeguatamente motivata in diverse occasioni dal 2010 ad oggi”. Tuttavia, le Regioni si dicono “disponibili a lavorare congiuntamente con il Governo per definire una norma nazionale che affronti in maniera organica la problematica”. In ogni caso, evidenzia la Conferenza delle Regioni, “fino ad oggi nonostante le nostre richieste e di quelle del Parlamento il Governo non ha ancora proceduto con l’attivazione delle procedure di emergenza (come prevede la procedura contemplata dall’art.54 del Regolamento CE 178/2002)”. Nel testo dell’ordine del giorno della Conferenza, viene anche ricordato che, ad oggi, “sono avvenute semine di mais MON810 in Friuli Venezia Giulia” e tale coltivazione può rappresentare – come documentato dal dossier che il Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (Cra) ha predisposto su incarico del ministero delle Politiche agricole – un rischio per l’agroambiente anche in relazione ad eventuali contaminazioni di colture biologiche e convenzionali”. Al fine di emanare con urgenza un provvedimento ad hoc, la Conferenza delle Regioni “chiede quindi al Governo di attivare le procedure di emergenza con la sollecita emanazione del conseguente provvedimento di divieto di coltivazione di Ogm”.

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