Ginevra (Svizzera) – Christine Lagarde, presidente della Bce, al World Economic Forum di Ginevra ha sottolineato la necessità di rafforzare le alleanze commerciali europee per reagire allo shock dei dazi americani. “Mentre gli Stati Uniti sono, e rimarranno, un importante partner commerciale – ha dichiarato – l’Europa dovrebbe anche mirare ad approfondire i suoi legami con altre giurisdizioni, sfruttando i punti di forza della sua economia orientata all’export”. L’Unione, ha ricordato, è già il partner commerciale principale di 72 Paesi e possiede la rete di accordi più vasta al mondo.
Lagarde ha inoltre avvertito che l’impatto dei dazi sarà visibile soprattutto nel terzo trimestre, anche se Eurolandia ha potuto contare su consumi privati, investimenti solidi e un mercato del lavoro stabile, con disoccupazione al 6,2% e forza lavoro in crescita. Le nuove proiezioni Bce arriveranno l’11 settembre, dopo stime estive che indicavano crescita debole ma positiva.
Sul fronte statunitense, le minute del Fomc, il comitato di politica monetaria della Fed, confermano la preoccupazione per i rischi inflattivi, giudicati più elevati di quelli sul lavoro, con timori di disancoraggio delle aspettative se i dazi dovessero spingere ulteriormente i prezzi. Alcuni membri ritengono i tassi vicini al livello neutrale, ma restano allarmi sulla sopravvalutazione degli asset e le conseguenti fragilità del sistema finanziario. Intanto, il presidente Donald Trump ha chiesto le dimissioni della governatrice della Fed Lisa Cook, accusata di frode ipotecaria per aver dichiarato due abitazioni come residenze principali.