Maria Antonella Muraro a Porta a Porta: “La dieta vegana è un’aberrazione”

2017-03-30T13:21:43+01:0030 Marzo 2017 - 13:21|Categorie: Mercato|Tag: , , , |

Roma – Toni accesi nella puntata di Porta a Porta andata in onda ieri, 29 marzo, su Rai Uno. A tema l’alimentazione vegana, il consumo di carni e salumi, il boom del ‘senza’. Presenti, tra gli altri, Giulia Innocenzi, giornalista; Lisa Ferrarini, vice presidente di Confindustria; Giorgio Calabrese, nutrizionista; Maria Antonella Muraro, responsabile centro veneto allergie alimentari dell’Ospedale di Padova. I medici presenti hanno ribadito l’importanza di assumere proteine animali, specialmente per i bambini. Ecco un passaggio dell’intervento della dottoressa Muraro (foto): 

“Il nostro corpo umano si è così perfezionato che l’assunzione di una bistecca nel bambino viene fatta in maniera tale che nessun apporto del ferro o di integratori può sopperire a come viene assunto con una costata, per esempio. Nessuno sa più cos’è l’anemia sideropenica grave o la pellagra. Perché viviamo in un Paese occidentale e ricco. Ma questi problemi stanno tornando per abitudini alimentari che definirei ‘bizzarre’. Abitudini che, invece di seguire criteri razionali, derivano da una religione. Io cerco di difendere chi non può difendersi. Un bambino subisce, perché non può andare al supermercato e scegliere. L’adulto è libero di suicidarsi, ma non può certo imporlo agli altri. Ci sono delle situazioni perfezionate nel corso dei millenni, per cui si prevede che il ferro venga assunto in una certa maniera dall’organismo. C’è un meccanismo così elegante che è incredibile come madre natura sia riuscita a metterlo a punto. Invece, per un aspetto fideistico ne facciamo a meno. Non seguiamo un ragionamento logico e diamo l’integratore di ferro. Per me è un’aberrazione. Questo non vale solo per il ferro ma anche per gli amminoacidi essenziali presenti nelle carni. Che, a differenza delle vitamine, non sono in alcun modo sostituibili. E sono proprio gli amminoacidi che formano le membrane cellulari del cervello”. Dopo questo intervento c’è stato un assordante silenzio in studio.

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