Rimini – Il settore fieristico italiano è in fermento. Dopo le dimissioni di Fabrizio Curci dalla carica di amministratore delegato di Fiera Milano, torna in auge l’ipotesi di un polo fieristico emiliano-romagnolo. Secondo quanto scrive Emanuele Scarci sul suo blog, i sindaci di Bologna e Rimini considerano possibile il progetto di fusione tra Bologna Fiere e Ieg (Fiere di Rimini e Vicenza). “Mi sono consultato con il sindaco di Bologna, Virginio Merola”, dichiara Andrea Gnassi, sindaco di Rimini, “e torneremo a sentirci a breve perché il processo aggregativo possa trovare le condizioni per una sua veloce realizzazione”. Per il progetto, fonti solitamente bene informate parlano di un’offerta di scambio di azioni che dovrebbe lanciare Ieg su Bologna Fiere. A quel punto si aprirebbe la partita sulla poltrona di presidente. Lorenzo Cagnoni, attuale numero uno di Ieg, potrebbe essere sostituito da Gianpiero Calzolari, presidente di Bologna Fiere. Sulla casella di amministratore delegato, invece, ancora nulla trapela. Nel 2019 Ieg aveva una posizione finanziaria netta negativa per 104,5 milioni di euro. Il rapporto con l’Ebitda è di 2,5 volte, ma con la paralisi dell’attività fieristica, la situazione potrebbe peggiorare.
Matrimonio in vista tra Bologna Fiere e Ieg (Rimini e Vicenza)?
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