Milano – Nei giorni scorsi Maurizio Lupi, deputato e presidente di Noi con l’Italia, in un’interpellanza al ministro dell’Economia aveva segnalato che Nexi, gruppo finanziario che fornisce servizi e infrastrutture per il pagamento digitale, aveva intenzione di aumentare del 30% le commissioni Pos ai negozianti. “Nexi, in piena crisi da Covid, ha unilateralmente modificato le condizioni che fa agli esercenti aumentando del 30% il costo della commissione. Il tutto in un momento in cui il limite dell’utilizzo del contante passa da 3mila a 2mila euro, riduzione che dovrebbe far aumentare l’uso del pagamento elettronico”, commentava Lupi, chiedendo un intervento del governo perché si mantenesse la promessa fatta dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte di “azzerare o ridurre sensibilmente le commissioni Pos”. Nexi ha prontamente smentito, puntualizzando che “l’adeguamento dei prezzi riguarda solo poche migliaia di esercenti che risultano essere clienti di una sola delle 150 Banche a cui la società fornisce i propri servizi”. Inoltre, specificano che la rimodulazione commerciale sarebbe stata effettuata in quanto i prezzi di tale banca risultavano ampiamente al di sotto della media di mercato e, avendo avuto luogo a inizio anno, non avrebbe nessuna correlazione con l’emergenza Covid-19.
Maurizio Lupi (NcI-UdC): “Nexi alza le commissioni Pos”. La smentita: “Riguarda una sola banca”
federica2020-06-19T10:44:12+01:0019 Giugno 2020 - 10:44|Categorie: Mercato|Tag: Maurizio Lupi, Nexi, Pos|
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