Chicago (Usa) – Per la prima volta dal 2020, McDonald’s chiude il secondo trimestre con le vendite globali in calo dell’1%. I ricavi, pari a 6,49 miliardi di dollari, sono quasi invariati, mentre l’utile è sceso del 12% a 2,02 miliardi (nel periodo aprile-giugno 2023 era pari a 2,31 miliardi). Come riporta il sito Il Post, nella prima metà del 2024 l’intero settore dei fast food ha visto le vendite scendere (-2%), stando ai dati forniti da Circana. Non solo: David Portalatin, consulente del settore alimentare per Circana, ritiene che l’inflazione danneggerà il settore anche nella seconda metà del 2024.
Tornando al caso specifico di McDonald’s, sembra che l’azienda abbia subito il contraccolpo dei boicottaggi nei paesi a maggioranza musulmana ai danni dei marchi Usa, dopo lo scoppio della guerra in Israele. La catena fast food ha perso quote di mercato anche in Francia, dove i rivali hanno intensificato la concorrenza. Un fattore che ha pesato notevolmente sulle vendite è stata l’inflazione, che ha allontanato i consumatori a basso reddito; una tendenza a cui McDonald’s ha cercato di rispondere proponendo pasti da cinque dollari, offerta lanciata a fine giugno e che, spiegano dall’azienda, ha ottenuto risultati al di sopra delle aspettative.