Londra (Uk) – Sarebbe opportuno riesaminare le temperature standard di conservazione dei prodotti surgelati. Lo sostiene la neo-eletta presidente della British Frozen Food Federation (Bfff), Karen McQuade, che ha recentemente parlato di “urgenti motivazioni ambientali” che richiederebbero questo cambiamento. Un aumento da -18°C a -15°C, in particolare, potrebbe comportare significativi benefici ambientali senza compromettere la sicurezza o la qualità degli alimenti. Tale aumento, infatti, ridurrebbe le emissioni di carbonio associate alla catena del freddo, mantenendo al contempo l’integrità dei prodotti surgelati. “Aumentare la temperatura di conservazione dei surgelati a -15 gradi potrebbe ridurre il consumo energetico e tagliare le emissioni globali di 17,7 milioni di tonnellate metriche all’anno, equivalenti alla rimozione di 3,8 milioni di automobili dalle strade”, ha affermato McQuade. La presidente della Bfff ha menzionato, inoltre, uno studio condotto da Nomad Foods che “non ha rilevato cambiamenti degni di nota nella qualità o nella sicurezza degli alimenti, all’interno delle categorie con cui sono stati fatti test a -15 gradi”.
McQuade (Bfff): “Occorre rivedere le temperature standard di conservazione dei surgelati”
RepartoGrafico2024-11-28T16:48:52+02:0025 Novembre 2024 - 10:21|Categorie: Surgelati|Tag: Bfff, Karen McQuade, Temperatura di conservazione|
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