Bolzano – Un 2024 complesso, ma chiuso con numeri solidi per il settore lattiero caseario altoatesino, come emerso dall’assemblea generale della Federazione Latterie Alto Adige. Il comparto ha mantenuto la propria competitività grazie al marchio di Qualità Alto Adige, nonostante l’offerta limitata a livello europeo, l’aumento dei costi operativi e la pressione sui prezzi di mercato.
La produzione di latte in Alto Adige è rimasta stabile a 365,5 milioni di chilogrammi, di cui oltre il 22% latte fieno e circa il 5% biologico. Un dato positivo rispetto alla riduzione registrata in altre regioni europee, colpite da febbre catarrale e afta epizootica.
Le dieci cooperative altoatesine hanno registrato un fatturato complessivo di circa 700 milioni di euro (+2,2% sul 2023), impiegando 1.139 persone e esportando in oltre 40 Paesi. Il prezzo del latte, 67,63 centesimi al chilogrammo, è rimasto stabile grazie a una gestione attenta nonostante la forte pressione del mercato.
Il sistema di controllo della qualità, pilastro della filiera, ha analizzato oltre 730mila campioni e monitorato più di 5 milioni di parametri nel 2024. Particolare attenzione è stata riservata anche al benessere animale e alla sostenibilità ambientale, con progetti dedicati alla misurazione dell’impronta di CO₂ e alla tutela della biodiversità.
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