Palermo – L’associazione viticoltori Assovini Sicilia e l’Università degli Studi di Milano hanno annunciato oggi l’avvio di una ricerca pionieristica nella produzione del vino, con gli obiettivi di diversificare la produzione enologica, valutare la diversità del vitigno Nero d’Avola e ridurre il contenuto di alcol mantenendo la qualità sensoriale dei prodotti. Il progetto InnoNDA, al quale partecipano Assovini Sicilia, l’Università degli Studi di Milano, i laboratori Isvea e le aziende vitivinicole Dimore di Giurfo (Ct), Feudi del Pisciotto (Cl), Tenute Lombardo (Cl), Tenuta Rapitalà (Pa), tecnici e professionisti di settore, tra cui l’innovation broker Leonardo La Corte, segna un importante passo avanti nello studio delle caratteristiche dei vini.
Il progetto è finalizzato all’indagine delle tecniche agronomiche ed enologiche che permettono di ottenere vini con una gradazione alcolica più bassa, mantenendo al contempo l’intensità aromatica e il gusto distintivo che caratterizza la varietà Nero d’Avola. Il include inoltre attività volte alla diversificazione della produzione mediante l’impiego di anfore di terracotta.
(In foto, da sinistra, Leonardo La Corte, Lilly Fazio – presidente Assovini Sicilia – e Daniela Fracassetti dell’Università di Milano)