Milano – Nino Castiglione, azienda italiana specialista nel settore ittico conserviero, punta sul marchio Florio per conquistare i mercati internazionali. Acquisito nel 2016, il brand Florio – celebre nome della famiglia di industriali siciliana nota nell’800 e ‘900 per le attività nel mondo chimico, vitivinicolo, siderurgico, tessile e anche ittico, con le tonnare e uno stabilimento produttivo a Favignana (Tp) – sarà quindi riportato sul mercato con una connotazione premium. “Per materia prima selezionata e metodo di lavorazione, vogliamo che sia un prodotto eccellente, arricchito di un importante storytelling che graviti intorno al nome Florio”, sottolinea Filippo Amodeo, amministratore delegato di Nino Castiglione a L’Economia del Corriere della Sera. “La vendita sarà destinata all’estero: il mercato più interessante per noi è l’Europa, soprattutto orientale, e poi valuteremo anche quello americano”. Come sottolinea il quotidiano, la strategia di Nino Castiglione è legata alla diversificazione, sia di brand che di mercati. L’azienda, infatti, nel 2024 ha registrato un fatturato di 137 milioni di euro, vendendo solo sul territorio italiano e per il 70% in private label. Il restante giro d’affari proviene dal marchio Auriga.
