Novara – Novamont, la ‘big company’ italiana delle bioplastiche, ha chiuso l’esercizio 2021 con un fatturato di 414 milioni di euro, in crescita del +44% sul 2020, o del 33% su base organica al netto dell’acquisizione della norvegese BioBag International. L’Ebitda ammonta a 50,3 milioni di euro (-6%), mentre il risultato netto è stato negativo per 136,3 milioni di euro, in calo di 313,7 milioni rispetto all’esercizio precedente. Questo quanto emerge da un’intervista rilasciata alla trasmissione Ceo Talks di MilanoFinanza. I risultati scontano gli effetti dell’accordo raggiunto con Versalis lo scorso marzo, che prevedeva di portare la partecipazione di Versalis in Novamont dal 25% al 35% attraverso un aumento di capitale di 141 milioni di euro. “É un accordo molto importante perché rilancia la partnership nella chimica verde che nel tempo si era inceppata”, spiega Catia Bastioli. Con il nuovo accordo, il valore di Novamont è stimato in 1,4 miliardi di euro, “è importante che quanto abbiamo fatto sia ora valorizzato e resta aperta sia la possibilità di entrare in Borsa sia quella di fare altre alleanze”. Nel frattempo, sembrerebbe che i fondi azionisti Neuberger Berman e Investitori Associati, che hanno accompagnato per 20 anni l’azienda novarese, potrebbero disinvestire.
Novamont, presto la quotazione in Borsa?
RepartoGrafico2023-07-03T11:32:39+02:002 Agosto 2022 - 12:35|Categorie: Tecnologie|Tag: bioplastiche, catia bastioli, novamont, versalis|
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