Roma – In risposta alle continue accuse alla zootecnia e alla carne in merito alle presunte eccessive emissioni di gas serra degli allevamenti di carne, l’Oicb (l’organismo interprofessionale delle carni bovine di cui fanno parte Fiesa-Confesercenti, Assograssi, Cia-Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri e Uniceb) pubblica un grafico esplicativo (vedi foto) sulle principali fonti di emissione dei ‘climalteranti’. Come riportato da Oicb, su fonte Ispra, il settore zootecnico italiano emette solo il 5,2% delle emissioni di gas serra sul totale nazionale. Tra i settori più impattanti, i trasporti, che incidono per il 24,4%, le industrie energetiche (24%) e il settore ‘residenziale e servizi’ (19,5%). A seguire, l’industria manifatturiera per il 12,6%, i processi industriali per l’8,1% e i rifiuti per il 4,3%. “Come sempre si fa informazione allarmistica per colpire la carne e la zootecnia italiana ignorando i grandi sforzi fatti dalla filiera per approntare sistemi allevatoriali di sicurezza alimentare, benessere animale e sostenibilità ambientale”, sottolinea Gianpaolo Angelotti, Presidente Fiesa Confesercenti. “Gli operatori del settore sono impegnati a migliorare ulteriormente le prestazioni professionali a conferma delle migliori prassi di gestione dei processi di filiera”.
Oicb – Fiesa Confesercenti: “Sulle emissioni gas serra della zootecnia, informazioni allarmistiche”
Margherita Luisetto2021-05-18T10:19:44+02:0018 Maggio 2021 - 10:19|Categorie: Carni|Tag: emissioni gas serra zootecnia, fiesa confesercenti, oicb|
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