Milano – Negli ultimi dieci giorni, il mercato dell’olio d’oliva tunisino ha visto il crollo dei prezzi, una raffica di arresti di esportatori e l’attivazione di misure straordinarie atte a combattere la speculazione. Secondo quanto riporta il quotidiano ItaliaOggi, la guardia nazionale del corpo di El Aouina avrebbe infatti proceduto all’arresto di Abdelaziz Makhlouf, proprietario di Cho Group, azienda che produce ed esporta olio di oliva in Europa e in Usa con i marchi Terra Delyssa e Moresh, e di altri 14 grandi esportatori di olio. Le indagini sarebbero state compiute a causa di sospetti riguardanti conflitti di interesse, contrabbando di valuta, guadagni illeciti, evasione fiscale e tributaria. Gli arresti sono conseguenti anche a una crescente attenzione del mondo politico atta a fermare la situazione speculativa del mercato dell’olio d’oliva, che in Tunisia è peggiorata portando il prezzo al di sotto dei cinque euro al chilo. Per questo, il ministero dell’Agricoltura ha attivato l’Ufficio Nazionale dell’olio tunisino, con l’obiettivo di contrastare la speculazione e le pratiche monopolistiche, ma anche adottare importanti misure a vantaggio dei produttori di olio d’oliva e degli attori del settore, al fine di garantire il miglior avvio della nuova campagna olearia.
Olio di oliva: in Tunisia, raffica di arresti, crollo del prezzo e misure straordinarie governative
Margherita Luisetto2024-11-20T09:53:43+01:0020 Novembre 2024 - 09:53|Categorie: Grocery|Tag: arresti olio, olio tunisia|
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