Milano – Il consumo regolare di olio di oliva può influire positivamente sul rischio di insorgenza dei tumori al sistema nervoso centrale. È questo l’obiettivo di una nuova ricerca selezionata da Fondazione Veronesi e sostenuto dall’azienda Monini che sarà condotta da Emilia Ruggiero, ricercatrice dell’Irccs Istituto Neurologico Mediterraneo Neuromed di Pozzilli (Is). L’azienda rinnova per il quinto anno consecutivo il supporto all’ente scientifico, offrendo continuità all’indagine scientifica della dottoressa Ruggiero sulle possibili proprietà antitumorali del prezioso alimento. La ricerca, infatti, è stata avviata lo scorso anno e ora entra nella sua fase più sperimentale: verranno selezionati due gruppi di soggetti, paragonabili per sesso ed età ma differenti per la diagnosi di tumore, le cui abitudini alimentari – e in particolare il consumo di olio di oliva – saranno oggetto di indagini approfondite. Verrà testata quindi l’ipotesi se il consumo pre-diagnosi abituale di olio d’oliva sia significativamente inferiore nei pazienti con tumore rispetto al gruppo di controllo. Obiettivo finale: contribuire a definire nuove strategie alimentari di prevenzione contro queste rare ma gravi patologie.
Nella foto: Paolo Veronesi (Fondazione Umberto Veronesi), Emilia Ruggiero (Irccs) e Maria Flora Monini