Bologna – Succede anche alla Ferrero, di essere truffata. E stiamo parlando di un danno pari a ben 500mila euro. Corrispondente a circa cinque tir carichi di Nutella, spariti nel nulla. I fatti risalgono al 2016, quando Fazenda, società fondata a Savona ma con sede a Bologna, finge un bilancio in attivo per 3 milioni di euro ed effettua, pagando regolarmente, un primo ordine da 100mila euro. Il secondo ordine da 500mila euro, invece, è stato pagato con assegni che si sono poi rivelati scoperti. Dopo una serie di verifiche, Ferrero ha sporto denuncia. L’operazione, chiamata dalle forze dell’ordine ‘nocciola amara’, ha portato ora all’individuazione di quattro persone, indagate per associazione a delinquere finalizzata a truffa e per concorso in truffa aggravata. Una 34enne napoletana a cui era intestata la Fazenda, a cui è stato ordinato l’obbligo di dimora; ai domiciliari il finto magazziniere napoletano, 33enne, e due falsi manager: il trevigiano Giosuè Guglielmi di 47 anni e il napoletano Ferdinando Faravalo, di 41 anni. La merce scomparsa è probabilmente stata rivenduta dalla Fazenda, che per ridistribuirla ha accumulato anche un debito di 8mila euro in carburante con un benzinaio truffato.
Operazione ‘nocciola amara’: individuata la banda che ha fatto sparire cinque tir di Nutella
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