Milano – Nell’anno del lockdown, l’e-commerce vale 30,6 miliardi di euro. Gli acquisti di prodotto segnano l’incremento annuo più alto di sempre (+5,5 miliardi di euro) e raggiungono quota 23,4 miliardi di euro. In valore assoluto i comparti che contribuiscono maggiormente alla crescita sono food&grocery (+1,1 miliardi di euro), informatica ed elettronica di consumo (+1 miliardo) e abbigliamento (+700 milioni). Buona anche la crescita delle categorie beauty e pharma, ma anche giochi e ricambi d’auto (+37% rispetto al 2019). Mentre i servizi dimezzano il loro valore (-47%) a causa della crisi che ha colpito, in primis, il settore del turismo e dei trasporti. Questo lo scenario presentato dall’Osservatorio eCommerce B2c, giunto alla ventunesima edizione, durante il convegno promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e da Netcomm intitolato ‘eCommerce B2c: la chiave per ripartire’. La pandemia ha infatti avvicinato all’e-commerce tanti nuovi utenti e ha agito positivamente sulla frequenza di spesa dei web shopper già acquisiti. Si stima che nel 2020 il valore degli acquisti online nel mondo raggiunga i 2.600 miliardi di euro (+16% circa rispetto al 2019). Secondo lo studio, l’home delivery rimane la modalità preferita di ricezione dei prodotti da oltre il 93% degli utenti e il contante perde sempre più terreno a favore dei pagamenti digitali. Inoltre, i consumatori italiani richiedono a insegne e brand di adeguare i loro servizi nei punti vendita fisici, sfruttando le opportunità digitali per offrire esperienze sempre più soddisfacenti e sicure.
Osservatorio Netcomm: l’e-commerce nel 2020 a quota 30,6 miliardi di euro in Italia
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