Parere negativo dell’Antitrust inglese alla fusione Asda-Sainsbury’s

2019-02-26T10:43:56+02:0026 Febbraio 2019 - 10:43|Categorie: Retail|Tag: , , , |

Londra (Uk) – Annunciata la scorsa estate, rischia di concludersi con un nulla di fatto l’operazione di fusione tra Asda (di proprietà dell’americana Walmart dal 1999) e Sainsbury’s, due delle maggiori catene retail del Regno Unito. L’Antitrust inglese, ossia la Competition and Markets Authority (Cma), ha infatti riscontrato “grosse problematiche di carattere concorrenziale” in merito a un simile merger. “Si tratta di due tra le maggiori catene di supermercati del Regno Unito, con milioni di consumatori che acquistano i loro prodotti e servizi ogni giorno”, spiega in una nota Stuart McIntosh della Cma, presidente del gruppo di lavoro che sta conducendo le indagini. “Per il momento abbiamo riscontrato che, nel caso in cui le due società si fondessero, i consumatori potrebbero imbattersi in prezzi più elevati, qualità inferiore e una selezione più limitata. Determinando un’esperienza d’acquisto complessivamente peggiore in tutto il Regno Unito”. Secondo la Cma, l’unica strada perseguibile dai due retailer sarebbe quella di vendere un numero consistente di punti vendita di entrambe le insegne. In caso di fusione, il gigante conterebbe infatti più di 2.800 punti vendita oltre ad alcuni dei siti di e-commerce più utilizzati del Paese, per un totale di 47 milioni di transazioni settimanali. Il report definitivo della Cma sarà reso noto entro il 30 aprile.

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