Politica agricola comune (6) Battista (Copagri): “Inaccettabile compromesso al ribasso”

2025-10-27T12:30:22+02:0027 Ottobre 2025 - 12:30|Categorie: Mercato|

Bruxelles (Belgio) – Tommaso Battista, presidente di Copagri (Confederazione produttori agricoli), è stato ricevuto, lo scorso venerdì, dalla presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, durante la sua visita a Milano. Durante l’incontro si è soffermato sul tema della Politica agricola comune (Pac), secondo quanto si legge sul Sole 24 Ore: “La proposta della Commissione europea per la Politica agricola comune post 2027, legata a doppio filo al drastico taglio di oltre il 20% del bilancio agricolo comunitario, è caratterizzata da un inaccettabile compromesso al ribasso che incide sensibilmente sulla redditività dei produttori agricoli“, ha dichiarato Battista, “mettendo conseguentemente a rischio la sicurezza alimentare di tutta l’Europa, così come la sostenibilità ambientale e sociale di un comparto che apporta un contributo insostituibile in termini di tutela e di presidio del territorio”.

Battista ha sottolineato che “invece di tutelare il primario in un contesto di mercato comune, come ci si attenderebbe da una politica come la Pac, si vanno a frammentare le politiche agricole degli Stati membri, incrementando il rischio di aumentare le disparità tra le nazioni, così come le asimmetrie tra gli stessi territori, con l’ulteriore risultato negativo di perdere competitività e avere quindi una capacità di investimento sensibilmente minore”.

Il presidente di Copagri ha chiesto a Metsola, come si legge sul quotidiano, di invitare tutti i parlamentari europei “a mettere in campo ogni possibile sforzo per invertire questa preoccupante deriva. Non si può accettare un’impostazione che non offre le adeguate garanzie per il sostegno al reddito, il ricambio generazionale, il rafforzamento degli strumenti di gestione del rischio e la promozione della sostenibilità”.

Si è unito all’appello di Battista anche il presidente di Cia-Agricoltori italiani, Cristiano Fini, che ha sottolineato che “il Parlamento deve difendere una Pac indipendente, adeguatamente finanziata, capace di garantire un reddito equo, sostenere l’innovazione e accompagnare la transizione ecologica senza danneggiare la competitività delle imprese”.

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