Profondo rosso per Fenice, la società di Chiara Ferragni / 3. I soci sono divisi: i verbali dell’assemblea del 10 marzo

2025-03-21T11:13:42+02:0021 Marzo 2025 - 11:13|Categorie: Mercato|

Milano – Che fra i tre soci di Fenice, la società di Chiara Ferragni (32,5% del capitale), Paolo Barletta (40%) e Pasquale Morgese (27,5%), non scorresse buon sangue ultimamente era fatto già noto. Ma con la pubblicazione dei verbali dell’assemblea, che si è svolta lo scorso 10 marzo, emergono ulteriori informazioni rispetto alla posizione di Morgese, critico rispetto alla gestione di Ferragni e Barletta della società, poi affidata, da novembre 2024, a Claudio Calabi.

I legali di Morgese, in particolare, hanno contestato la “carenza di documenti” e “l’assenza del bilancio della partecipata Fenice Retail”, rispetto a cui espongono alcuni dubbi. Ad esempio, il motivo per cui “anche nel 2024 Fenice ha erogato ulteriore credito alla partecipata, credito poi nuovamente svalutato”. O le ragioni per cui nel budget 2025 di Fenice vi sono “costi di pertinenza della società partecipata” come “il pagamento dei dipendenti di quest’ultima”.

Inoltre, secondo quanto riporta L’Economia, citando i verbali, i rappresentanti di Morgese hanno espresso una serie di dubbi e avanzato richieste sull’importo dei fondi rischi, sulle spese legali, sulle operazioni realizzate con parti correlate, sull’eccesso di prudenza nel predisporre il bilancio che “non risulta assolutamente veritiero né corroborato da un’adeguata documentazione e manifesta un fabbisogno sensibilmente superiore rispetto alle effettive necessità della società”, ciò anche “al fine di coprire l’operato del precedente organo amministrativo”.

È stato poi Calabi a rispondere alle domande dei legali di Morgese, affermando “che alla data di assunzione del suo incarico ha sempre operato esclusivamente nell’interesse della società a tutela dei soci e dei creditori” e che “alcuni soci (Morgese, ndr) hanno posto in essere attività di controllo molto invasive”.

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