Bruxelles – Con l’approvazione del testo da parte del Consiglio europeo, si è concluso dopo due anni l’iter di approvazione del Regolamento sugli imballaggi e rifiuti di imballaggio (Ppwr). Che, a fine novembre, era stato approvato dal Parlamento Ue in seguito a revisione giuridico-linguistica, ma non contenutistica (come scrivevamo qui). È prevista ora per fine gennaio 2025 la pubblicazione del Regolamento in Gazzetta ufficiale Ue, l’ultimo passo prima del recepimento definitivo. Il Ppwr entrerà poi in vigore dopo 20 giorni, senza alcun bisogno di essere adottato dagli stati membri. L’applicazione avverrà dopo un periodo transitorio di 18 mesi.
Il testo finale del Regolamento – il cui principale obiettivo è quello di ridurre significativamente la produzione di rifiuti di imballaggio del 5% entro il 2030, del 10% entro il 2035 e del 15% entro il 2040, in particolare i rifiuti di imballaggio in plastica – era già stato approvato lo scorso 24 aprile dal Parlamento europeo, e non è stato soggetto a revisione contenutistica da allora.
Tra i principali obiettivi, ricordiamo che il Ppwr fissa un target minimo di contenuto riciclato per il 2030 e successivamente per il 2040 (fino al 65% per le bottiglie di plastica monouso entro il 2040). I produttori saranno obbligati a ridurre al minimo il peso e il volume degli imballaggi. Le principali restrizioni colpiscono poi i monouso. Saranno vietati a partire dal 1° gennaio 2030: pack per ortofrutta preconfezionata di peso inferiore a 1,5kg; monoporzioni (zucchero, ketchup, etc.) e flaconcini utilizzati in hotel, bar e ristoranti; sacchetti in plastica ultraleggeri.
Quanto al riutilizzo – altro nodo chiave del Ppwr – sono previsti specifici obiettivi da raggiungere entro il 2030 per imballaggi di bevande alcoliche e analcoliche (ad eccezione, tra gli altri, di latte, vino, anche aromatizzato, e superalcolici), imballaggi multipli e imballaggi per la vendita e per il trasporto.