Romania, tre acquirenti potenziali per Carrefour

2025-11-25T10:10:39+01:0025 Novembre 2025 - 10:10|Categorie: in evidenza, Retail|Tag: , |

Bucarest (Romania) – Trovano in queste ore conferma le indiscrezioni secondo cui il retailer francese Carrefour starebbe valutando la vendita delle proprie attività in Romania (leggi qui), all’interno della strategia che già visto l’uscita dal mercato italiano e registra nel contempo voci di dismissione della presenza anche in Polonia e Argentina.

BNP Paribas è stata infatti incaricata di valutare l’interesse degli investitori per i 458 negozi di Carrefour in Romania, una rete che comprende 55 ipermercati, 188 supermercati e 187 minimarket, con oltre 17mila dipendenti. Carrefour è presente in Romania dal 2001, quando inaugurò il primo ipermercato a Militari. In 24 anni si è espansa in modo significativo, e oggi la Romania rappresenta il quarto mercato europeo del gruppo per fatturato, dopo Francia, Spagna e Belgio, anche in virtù di acquisizioni strategiche, tra cui le attività di Louis Delhaize (negozi Cora e Cora Urban) due anni fa e i supermercati Billa nel 2016.

Nonostante abbia raggiunto 2,29 miliardi di euro di vendite nei primi nove mesi del 2025, il mercato rumeno è oggi contraddistinto da una forte competizione sul prezzo, e penalizzato dalle misure di austerità intraprese dal governo, che hanno portato a una diminuzione della spesa dei consumatori. La crescita ha cominciato così a rallentare. Tra i potenziali offerenti acquirenti, la stampa locale ha citato Dragoș e Adrian Pavăl, due fratelli proprietari della catena di negozi di bricolage Dedeman, intenzionati a diversificare il loro veicolo di investimento, Pavăl Holding. Anche Żabka, il più grande rivenditore di prossimità della Polonia, che ha lanciato il suo marchio Froo in Romania, e ha inaugurato 122 negozi in 18 mesi, è considerato un potenziale acquirente, soprattutto per i 187 Carrefour Express, il formato che più si adatta alla strategia d’espansione nel breve periodo. Infine Auchan, che ha in Romania 440 negozi, e potrebbe raddoppiare la propria quota di mercato. Ma il gruppo francese dovrebbe fare i conti con il Consiglio rumeno della concorrenza, il cui presidente Bogdan Chirițoiu ha indicato come l’approvazione debba essere vagliata ai sensi di potenziali problemi di concentrazione del mercato.

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