Bratislava (Slovacchia) – Nei giorni scorsi il parlamento slovacco ha approvato l’imposta speciale del 2,5% sulle vendite nette delle insegne. Si applicherà dall’anno prossimo soltanto alle grandi catene come Tesco, Lidl, Kaufland o Billa che avranno un fatturato composto per almeno il 25% da vendite di prodotti alimentari. Rimarranno esclusi i punti vendita presenti nelle aree che rientrano nella definizione governativa dei distretti meno sviluppati, come spiega il sito Buongiorno Slovacchia. Il provvedimento è stato voluto dal Partito nazionale slovacco (Sns) e sostenuto dal governo. La previsione è di avere entrate per 87 milioni di euro all’anno, che dovrebbero essere poi destinati a un fondo rischi e un fondo per il marketing del cibo slovacco, con l’obiettivo di sostenere gli agricoltori e i produttori alimentari nazionali. Secondo diversi analisti, però, il provvedimento porterà a un rincaro dei prezzi dei generi alimentari. Il progetto di legge è stato criticato dall’opposizione e i rivenditori hanno annunciato ricorso presso i tribunali slovacchi e a Bruxelles.
Slovacchia: tassa del 2,5% sul fatturato delle grandi catene estere
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