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Surgital si prepara a chiudere il 2024 con volumi in crescita del 5% nel food service. In cantiere una nuova linea

2024-12-13T09:29:08+02:0011 Dicembre 2024 - 15:39|Categorie: Surgelati|Tag: |

Lavezzola (Ra) – Surgital, punto di riferimento nella produzione e surgelazione di pasta fresca, piatti pronti e sughi in pepite, registra vendite nel canale extra domestico che raggiungono anche quest’anno circa il 70% del fatturato. È quanto emerge dal bilancio preventivo di fine anno, che fornisce la base al board presieduto dalla famiglia Bacchini per tracciare il progetto 2025. “In chiusura dell’anno solare rileviamo un forte consolidamento nel presidio nei nostri principali mercati di riferimento, food service in primis, sebbene l’andamento stagionale sia stato diverso rispetto agli altri anni”, evidenzia Massimiliano Bacchini (in foto), direttore commerciale dell’azienda. “Stiamo monitorando attentamente questo andamento altalenante della domanda del canale Horeca, al contrario di quello industriale, Gdo e door-to-door, dove manteniamo la stessa curva nei consumi e nelle vendite, con valori allineati all’ultimo biennio”. Nonostante queste oscillazioni, i volumi segnano un incremento di circa il 5% (food service). “Anche se il picco abituale di vendite nel fuori casa di giugno e agosto non si è verificato, abbiamo visto un’ottima ripresa a settembre e ottobre”, prosegue Bacchini. “Nel mondo dei piatti pronti in particolare, abbiamo rilevato nel 2024 buoni dati di vendita, +15% rispetto al 2023”.

Il piano industriale triennale 2025-2027 prevede investimenti che riguarderanno la componente di fabbrica (in particolare i processi di automazione in alcune linee di produzione). “Siamo giunti a questa scelta per elevare la qualità del lavoro”, spiega Bacchini. “Nel piano di sviluppo che abbiamo già approvato prevediamo un importante investimento verso il benessere delle persone; oltre alla riallocazione di parte del personale che non sarà più impiegato nei nuovi reparti automatizzati, è in atto un piano di assunzioni di 45 persone”. A proposito di investimenti, viene annunciato anche che “renderemo operativo un nuovo progetto che ci farà esplorare ed entrare in una nuova categoria di prodotti, ad alto contenuto di servizio, dove riteniamo esista ancora un grande potenziale di sviluppo sia per il mercato italiano che all’estero. È ancora in via di definizione, ma posso dire che si tratterà di una nuova linea destinata al food service, con ottime potenzialità anche per il canale gastronomia e Gdo”.

Riguardo alle esportazioni, Bacchini conclude: “Gli Usa sono un territorio molto importante per noi, fatturiamo mediamente 20 milioni di euro l’anno, ma con cauto ottimismo non prevediamo che la politica protezionistica del nuovo presidente arrivi a toccare una categoria come la nostra, che di fatto non concorre a minare il presidio di alcuna lobby americana – come per esempio temiamo succederà con il comparto lattiero-caseario”.

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