Svizzera, prodotti sfusi in declino

2025-07-09T12:24:14+02:009 Luglio 2025 - 12:24|Categorie: Mercato, Retail|Tag: , , |

Berna (Svizzera) – L’idea alla base dei negozi di prodotti sfusi è chiara: aiutare i consumatori a non creare rifiuti inutili e incentivare il riutilizzo dei stessi contenitori. Una proposta che ha preso piede in Svizzera con l’apertura, negli ultimi anni, di 35 punti vendita nella Svizzera tedesca, come riporta l’associazione Unverpackt Schweiz. Me in tempi più recenti il sistema è andato in crisi. Si legge sul sito Comozero che l’ultima chiusura in ordine di tempo è avvenuta a Winterthur, comune del Canton Zurigo, dove ha cessato l’attività il punto vendita Bare Ware. “Da tempo ormai le entrate non coprono i costi”, ha dichiarato Adriana Puente, comproprietaria del negozio, ai microfoni di Seidisera, sottolineando come la crisi sia iniziata con la pandemia.

Secondo l’associazione Unverpackt Schweiz, dai 35 negozi membri di pochi anni fa nella Svizzera tedesca, ne rimangono solo 26. Natalie Jacot, presidente dell’associazione, ha dichiarato: “Constatiamo che laddove la vita è frenetica, è più difficile proporre gli acquisti sfusi. Mentre nelle regioni un po’ più di campagna, dove non c’è un supermercato ad ogni angolo e dove c’è più consapevolezza dell’importanza di sostenere l’economia locale, funziona meglio”.

Il cambiamento ha riguardato anche catene della Gdo come Migros, colosso della distribuzione svizzera, che ha deciso di interrompere il suo esperimento di vendita di prodotti sfusi. All’origine della decisione ci sono la domanda troppo bassa e l’impatto contenuto sull’ambiente.

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