Terre d’Oltrepò: ispezione e via libera degli ispettori del Mise per proseguire l’attività

Broni (Pv) – Terre d’Oltrepò ha dato avvio il 13 agosto alla pigiatura delle uve Pinot, riprendendo ufficialmente l’attività. Il via libera è arrivato contestualmente all’ispezione straordinaria effettuata, tra il 10 e il 13 agosto, dagli addetti inviati dalla Direzione generale per le piccole e medie imprese ed enti cooperativi del ministero dello Sviluppo economico, di cui si è avuta notizia solo in questi giorni. Gli ispettori, arrivati in Oltrepò per verificare se fosse necessario il commissariamento dei vertici della cantina, hanno dato parere negativo nei confronti di questa soluzione. Nella loro relazione hanno segnalato il dissequestro del vino Doc e Docg e che, dalle analisi prodotte, “non risulta la presenza di vino adulterato o nocivo”. Specificato, inoltre, che: “La vendemmia è iniziata e gli impianti sono pronti per la lavorazione delle uve conferite”. Gli ispettori hanno segnalato anche che: “In accordo con la Procura si procederà al censimento dei vigneti dei soci e alla tracciabilità delle uve e dei prodotti, adottando un modello organizzativo, sulla scorta delle linee guida di Unicaaf”. Prendendo infine atto dell’accettazione, da parte del Cda di Terre d’Oltrepò, delle dimissioni dell’ex direttore Livio Cagnoni dalla carica di Procuratore speciale della cantina, la relazione si conclude: “A parere degli ispettori la cooperativa ha le capacità di continuare l’attività per raggiungere lo scopo sociale”.

Torna in cima