Broni (Pv) – Prosegue il percorso di rinnovamento di Terre d’Oltrepò, a seguito dello scandalo del vino falsificato che ha visto coinvolta, nell’estate 2015, la cantina sociale, realtà vitivinicola lombarda da 800 soci, 400mila quintali d’uve conferite e 41 milioni di euro di fatturato. Giunta al termine l’inchiesta condotta dalla procura di Pavia, evidenzia un articolo sull’edizione del 27 aprile di Italia Oggi, l’azienda ha optato per un azzeramento dei vertici. L’intero Cda si presenterà dimissionario in occasione dell’assemblea dei soci il prossimo 29 giugno. A traghettare Terre d’Oltrepò, fino ad allora, a fronte del passo indietro dell’attuale numero uno Pier Luigi Casella, sarà Marco Tambussi, nuovo presidente pro tempore.
Terre d’Oltrepò: prosegue il rinnovamento, azzerati i vertici
RepartoGrafico2016-04-28T14:32:19+01:0028 Aprile 2016 - 14:32|Categorie: Vini|Tag: Italia oggi, Marco Tambussi, Pier Luigi Casella, pro tempore, procura di Pavia, Terre d’Oltrepò|
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