TERREMOTO IN EMILIA ROMAGNA. FILO DIRETTO CON LE AZIENDE
Coldiretti: “200 milioni di danni nel settore agricolo”

Secondo quanto dichiarato ieri con una nota ufficiale dalla Confederazione Nazionale Coltivatori Diretti (Coldiretti) il totale dei danni stimati per il terremoto in Emilia Romagna è di 200 milioni di euro tra crolli e lesioni degli edifici rurali (case, stalle, fienili e serre) danni ai macchinari,  animali imprigionati sotto le macerie e le oltre 400 mila le forme di parmigiano reggiano e grana padano, cadute a terra per il crollo delle “scalere”, le grandi scaffalature di stagionatura che sono collassate sotto le scosse. Proprio per il parmigiano ingenti danni si registrano: nei magazzini delle aziende Albalat di Albareto e La Cappelletta di S. Posidonio, entrambe in provincia di Modena, e dell’azienda Caretti a San Giovanni in Persiceto (Bo). Ma danni evidenti sono stati registrati anche per le forme di grana impilate nei magazzini del mantovano. Ad essere colpite sono soprattutto le forme fresche (sei mesi di stagionatura) ormai irrimediabilmente danneggiate ma il danno, è aggravato anche dalla difficile individuazione di nuove strutture per la stagionatura delle forme rimaste integre.

La Coldiretti sottolinea inoltre nella nota: “Negli allevamenti da latte le mucche che si sono salvate sono ancora sotto shock e agitate dalle continue scosse che rischiano di avere un effetto sulla produzione di latte. Pesanti danni alle strutture degli allevamenti di maiali e mucche come a Mirandola nell’azienda Pradella e in altre due aziende di San Felice sul Panaro (Mo) dove è crollato il tetto dove erano custoditi i maiali, con diversi animali rimasti intrappolati sotto le macerie, mentre nella zona tra San Felice e Medolla è crollato il tetto di un allevamento di mucche. Nel Ferrarese invece, a Sant’Agostino, è crollato  l’impianto fotovoltaico installato sul tetto di un capannone adibito a ricovero dei macchinari e attrezzi agricoli nell’azienda di Mirco Tartari, componente di giunta della Coldiretti di Ferrara. Peraltro Sant’ Agostino è posto sul vecchio alveo del fiume Reno su terreno sabbioso e per effetto del sisma sembra essersi addirittura alzata la falda acquifera che sta spingendo l’acqua fuori dai pozzetti. Altri danni si sono verificati anche a Finale Emilia dove nell’ azienda agricola del presidente di zona della Coldiretti, Tazio Gallini, si è aperto il tetto dell’abitazione mentre nel fienile si è completamente spostata la colonna di sostegno. Crepe nei fienili, tegole cadute dai tetti delle cascine, cornicioni che si sono staccati, vecchi fabbricati crollati sono segnalati in tutta l’area interessata dal sisma.
La Coldiretti ha già avviato una azione di verifica capillare sul territorio ma molte aziende isolate non si riescono a raggiungere telefonicamente e pertanto il bilancio dei danni potrebbe essere molto più grave”. (s.t.)

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