Ferrara – Continua a crescere la presenza di fenicotteri rosa nel Delta del Po, tra le Valli di Comacchio e le oasi del Basso Ferrarese, causando problemi alla coltivazione del riso. Secondo il Consorzio Riso del Delta del Po, sono centinaia di migliaia i fenicotteri che abitano questi territori, apportando danni consistenti: per il 2025, si stima una perdita di circa l’80% del raccolto. Il problema si avverte, in particolare, durante la semina: attirati dall’acqua, i fenicotteri vanno in cerca di molluschi e crostacei ma, nel farlo, calpestano e interrano i semi di riso appena piantati, impedendone la crescita.
La presenza dei fenicotteri nel Delta del Po non è un fenomeno recente: la loro presenza in quest’area risale a decenni fa, causata da nuove dinamiche ambientali che ne hanno influenzato le rotte migratorie, con una progressiva colonizzazione favorita dalla disponibilità di zone umide adatte ma anche da operazioni di tutela ambientale. Oggi però, la colonia delle Valli di Comacchio rappresenta la più grande dell’Italia continentale.
Per gestire il problema, da alcuni anni il Consorzio di tutela del Riso del Delta del Po Igp chiede l’autorizzazione per l’introduzione di cultivar più resistenti. Tra le possibili soluzioni si sta valutando: la semina interrata, che riduce la permanenza dell’acqua nei campi e potrebbe risultare meno attrattiva per i fenicotteri; l’alimentazione supplementare nelle zone umide naturali, per scoraggiare gli spostamenti verso le aree coltivate; lo sviluppo di varietà di riso più resistenti e adatte al nuovo scenario climatico.