Bath (Regno Unito) – Lo scorso anno, il mercato inglese dell’acqua e delle bevande a base di acqua ha subito una grande battuta d’arresto. Complice la pandemia. È quanto rivelano gli ultimi report sul comparto nel Regno Unito effettuati dalla società di ricerche Zenith Global. Nel 2020, il consumo di acqua semplice nel Paese è diminuito del 9% a 3,2 miliardi di litri. Stessa sorte anche per le acque aromatizzate e funzionali, i cui volumi sono calati del 12% a 450 milioni di litri. In perdita anche i valori di vendita: -25% per entrambe le tipologie. “Questo non sorprende”, spiega Richard Hall, presidente di Zenith Global. “L’acqua in bottiglia è particolarmente apprezzata nei ristoranti, che sono stati chiusi per gran parte dell’anno. La comodità dell’idratazione portatile è una priorità fondamentale per le persone al lavoro e in viaggio, che sono state limitate dall’obbligo di rimanere a casa. L’assenza di turismo è stato un altro fattore”. Tuttavia, avverte la società di ricerche, il settore è destinato a riprendersi, a partire dalla metà di quest’anno e più completamente nel 2022. “Ci aspettiamo una rinnovata crescita dei volumi nel 2021”, sottolinea Hall, “pari al 4% per tutte le bevande d’acqua. L’incremento del valore sarà maggiore con la riapertura di uffici e ristoranti”.
