Una protesta blocca il magazzino de Il Gigante. Il consigliere di Rialto Panizza: “Costretti dai sindacati autonomi a gettare la merce”

2025-09-08T12:59:40+02:008 Settembre 2025 - 12:59|Categorie: in evidenza, Retail|Tag: , , |

Bascapè (Pv) – Giorgio Panizza, consigliere d’amministrazione della Rialto, la società proprietaria del marchio Il Gigante, denuncia stamattina sulle colonne de Il Giornale la situazione che si è venuta a creare a partire dal 5 settembre nel magazzino del Gruppo, a Bascapè (Pavia). “Viviamo una situazione grave. Una situazione davvero assurda e paradossale. Il nostro unico magazzino è bloccato dal 5 settembre a causa della protesta di dieci lavoratori”, spiega Panizza al cronista. “Questi si sono organizzati per alternarsi davanti ai cancelli impedendo in questo modo ai nostri camion di uscire e rifornire i nostri supermercati. Questo significa non soltanto danni per centinaia di migliaia di euro, con merce da buttare ma anche e cassa di integrazione per i nostri stessi dipendenti”.

L’azienda, che conta su 80 supermercati e serve abitualmente 800mila clienti a settimana, negli ultimi anni ha razionalizzato la logistica in unico hub da 92mila metri quadri, da dove partono tutti i camion verso i punti vendita. “La notte tra giovedì e venerdì scorso alle 4 del mattino ci siamo trovati una decina di lavoratori affiliati a una sigla autonoma. Hanno bloccato i cancelli non consentendo ai camion di uscire. Il motivo era quello di una mancata conversione in contratto a tempo indeterminato di un contratto a termine scaduto a fine agosto, peraltro non di un nostro dipendente ma di una ditta appaltatrice. Una questione che si dovrebbe dibattere davanti a un giudice del lavoro, non certo in questi termini”.

Il confronto con i protestanti ha portato a ottenere il via libera all’uscita di un camion ogni 20 minuti. “Questo significa fare uscire 60 camion su 300. La situazione è stata tenuta sotto controllo dalla Digos e dal servizio antisommossa per evitare tafferugli. La scorsa notte addirittura un solo lavoratore ha bloccato da solo il cancello”, continua Panizza. “Ci sentiamo abbandonati. Oltre 80 automezzi e autisti sono rimasti bloccati all’interno del sito logistico senza poter rientrare a casa. Per dare un’idea siamo stati costretti a buttare 2mila torte fresche, 150 torte senza glutine, 250mila buste di insalata, 165mila chili di frutta e verdura, 45mila chili di pesce e 30mila chili di carne”.

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