Uova contaminate: tre fermi cautelativi in Emilia Romagna

2017-08-16T11:12:22+02:0016 Agosto 2017 - 10:11|Categorie: Mercato|Tag: , |

Bologna – Venerdì 11 agosto sono stati sottoposti a fermo cautelativo, in via precauzionale, tre lotti di prodotti derivati (salse e prodotti da forno), realizzati con uova provenienti dalle zone coinvolte dal caso Fipronil. In particolare, un lotto nella provincia di Bologna e due nel parmense. A renderlo noto la Regione Emilia Romagna che, attraverso l’assessore alla sanità, Sergio Venturi, ha garantito la massima collaborazione con il ministero della Salute e i Nas: “La Regione è pronta a mettere in campo tutti controlli e le azioni necessarie, a cominciare dai campionamenti che faremo partire nei prossimi giorni, per tutelare e garantire la salute dei cittadini. La nostra attenzione rimarrà alta fino a quando la situazione non sarà tornata alla completa normalità. Mi pare di poter dire che, anche in questa occasione, la rete dei controlli ha funzionato, innescando tutte le procedure di sicurezza che sono previste in questi casi”. Simona Caselli, assessore all’agricoltura, ha aggiunto: “Le uova fresche italiane (con codice It) sono molto controllate e non ci sono problemi. Dal Ministero ci hanno assicurato che non sono in arrivo altre spedizioni di prodotti semilavorati come quelli che hanno dato luogo ai fermi. Tutti i controlli sono stati rafforzati ma quanto è successo ha dimostrato ancora una volta che hanno funzionato”. Per le partite sequestrate è stato predisposto un piano di campionamento e analisi. Intanto proseguono, su tutto il territorio nazionale, i controlli a campione sulle uova e sulle carni avicole da parte dei Nas e delle Asl. Fino a oggi non ci sono state segnalazioni di prodotti contaminati e il ministro, Beatrice Lorenzin, ha affermato in un’intervista a la Stampa: “Il sistema italiano per la sicurezza alimentare è efficace, efficiente e ben rodato, citato ad esempio in molte parti del mondo”.

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