Baton Rouge (Stati Uniti) – E’ deceduto il 65enne americano ricoverato, lo scorso dicembre, dopo aver contratto il virus H5N1. L’influenza aviaria sarebbe stata trasmessa all’uomo da uccelli da cortile e selvatici. Ma, secondo i funzionari della Louisiana, non esisterebbero altri casi umani collegati all’infezione di questa persona. Il rischio per la salute pubblica rappresentato dal virus H5N1, inoltre, rimarrebbe ancora basso, se non per le persone che lavorano con uccelli, pollame o vacche, o che hanno un’esposizione ricreativa a questi animali.
“L’influenza aviaria in Usa è oggi un problema con 60 casi nel 2024 e un primo decesso nel 2025”, ha commentato Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell’ospedale policlinico San Martino di Genova, interpellato da Rai News. “Per fortuna non c’è stato ancora un caso di trasmissione interumana ma prima o poi arriverà”.