Washington (Stati Uniti) – Da alcuni mesi, la Fda – Food and drug administration, l’agenzia federale americana che si occupa della regolamentazione di farmaci e prodotti alimentari, sta valutando l’introduzione di un’etichetta nutrizionale che aiuti i consumatori ad acquistare prodotti più salutari. Si tratta, come nel caso del Nutriscore europeo, di un simbolo grafico, di lettura immediata, che informa dell’elevato contenuto di sodio, grassi saturi o zuccheri di un prodotto alimentare. Come si legge sul Washington Post, sarebbe due le principali opzioni di etichettatura al vaglio della Fda.
La prima, a sinistra nell’immagine, indica se un prodotto contiene elevate quantità di zuccheri, sodio o grassi saturi, vale a dire almeno il 20% della dose giornaliera suggerita. La seconda, a destra, sfrutta i colori del semaforo per descrivere le percentuali di zuccheri, sodio o grassi saturi di un alimento: verde se inferiori al 5% del fabbisogno giornaliero, rosso se superiori al 20%. Come si legge sul quotidiano americano, però, gli esperti ritengono entrambe le proposte deboli e confusionarie.
Le aziende alimentari si oppongono all’aggiunta di etichette sui pack degli alimenti confezionati e contestano l’argomentazione della Fda secondo cui simili etichette possano influenzare le scelte alimentari degli americani, riducendo potenzialmente il tasso di obesità nel Paese. Sostengono, inoltre, che un simile strumento di informazione farebbe aumentare i prezzi dei prodotti alimentari. Secondo quanto si legge sul Washington Post, inoltre, le industrie del food mettono in dubbio che la Fda abbia l’autorità per introdurre simili cambiamenti e sostengono che le aziende potrebbero perfino denunciare il governo federale per aver limitato la libertà di espressione commerciale.