Roma – Confagricoltura spiega le motivazioni del corteo che si annuncia la più grande manifestazione delle organizzazioni agricole nella capitale belga dopo oltre un decennio. Diverse centinaia di rappresentanti di Confagricoltura saranno presenti a Bruxelles, dove la delegazione italiana si annuncia la più numerosa, dopo quella franco-belga. Sono attesi più di 10mila sfilanti appartenenti a oltre 40 organizzazioni dei 27 Stati Ue.
“Se l’agricoltura europea oggi non è accompagnata da politiche adeguate ai tempi e alle necessità, tra una decina di anni non sarà più in grado più di reggere il mercato. Per questo il 18 dicembre gli agricoltori di tutti i 27 Stati membri si sono dati appuntamento a Bruxelles per una forte protesta contro le politiche della Commissione Ue”, si legge nella nota dell’associazione, che prosegue: “Le richieste si riassumono sostanzialmente in una politica agricola unitaria, con un budget idoneo e non ridotto del 20% come previsto, con meno burocrazia e una visione di crescita. Se la Ue disinveste sull’agricoltura – evidenzia Confagricoltura – il rischio è di implodere di fronte alle altre potenze mondiali: sono insufficienti le risorse per la prossima Pac, inefficaci le tutele del mercato UE rispetto alla concorrenza dei prodotti che arrivano dai Paesi extra europei, e le misure annunciate per il settore primario non mettono al centro i temi della produttività, della competitività e dell’innovazione”. Intervenendo a Bruxelles alle Giornate Agri-Food della Ue il presidente Massimiliano Giansanti ha chiosato: “Non chiediamo sussidi, ma incentivi in grado di garantire la produzione, la qualità e la sicurezza alimentare, oltre al futuro dei giovani agricoltori”.