Piacenza – In una lettera spedita ai ministri Teresa Bellanova (Mipaaf) e Stefano Patuanelli (Mise), i vignaioli Fivi (Federazione italiana vignaioli indipendenti) richiamano l’attenzione del governo sulla nuova minaccia, giunta dall’amministrazione Trump, di imporre dazi alle importazioni agroalimentari. “Il Governo deve vigilare affinché il vino italiano non rientri nei prodotti presi in considerazione per eventuali nuovi dazi Usa”, chiede la federazione, che vorrebbe anche fosse posticipata l’entrata in vigore della digital tax (causus belli tra Usa e Ue) e che tale decisione venga presa insieme agli altri Paesi all’interno dell’Ocse per evitare che prodotti italiani vengano tassati per rappresaglia. “I Vignaioli Indipendenti italiani hanno come principali mercati di sbocco l’enoturismo e la ristorazione italiana ed estera, canali che sono rimasti chiusi per almeno tre mesi”, commenta Matilde Poggi (foto), presidente Fivi. “La difficoltà economica e finanziaria è grande e non possiamo permetterci l’imposizione di nuovi dazi che metterebbero a rischio le esportazioni verso gli USA, primo mercato estero per le nostre aziende”.
Vignaioli indipendenti: “Necessario scongiurare l’imposizione di nuovi dazi Usa”
federica2020-06-12T12:45:21+01:0013 Giugno 2020 - 13:10|Categorie: Vini|Tag: dazi usa, Federazione italiana vignaioli indipendenti|
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