Alimentaristi, al via i tavoli negoziali con i sindacati. Un’intesa senza Federalimentare?

2020-05-20T17:50:36+01:0020 Maggio 2020 - 17:49|Categorie: Mercato|Tag: , |

Roma – Tutte e 13 le associazioni che rappresentano i settori della trasformazione alimentare hanno negoziato e chiuso, ciascuna per sé, con le rappresentanze sindacali di Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil, l’accordo per sanare la vacanza contrattuale sul 2020 (leggi qui). E ora si apprestano ad aprire i tavoli negoziali coi sindacati per le regole contrattuali del prossimo quadriennio. Secondo quanto riporta ItaliaOggi, i singoli contratti settoriali, pensati in base alle esigenze differenti delle imprese dei singoli comparti, alla fine verranno ricuciti in un contratto unico nazionale, richiesto dai sindacati per mantenere il rispetto a livello nazionale dei principi negoziati, e accettato dagli industriali. L’intesa, per la parte datoriale, potrebbe essere siglata direttamente da Confindustria e non più da Federalimentare, che vedrebbe il suo ruolo fortemente ridimensionato. Le motivazioni dello strappo risiederebbero nella rottura del tavolo per il rinnovo contrattuale: un negoziato, avviato a settembre e conclusosi con un nulla di fatto lo scorso 22 febbraio, a cui è seguita la decisione da parte di Unionfood, Assobirra e Ancit, di aprire per la prima volta, in autonomia, un negoziato verticale di settore.

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