Assocaseari, il punto settimanale sul mercato: prezzi al rialzo dopo la Pasqua. Ancora giù i bollettini esteri del burro

2020-04-20T10:44:22+02:0020 Aprile 2020 - 10:38|Categorie: Formaggi|Tag: |

Cremona – L’analisi degli andamenti della scorsa settimana, a cura di  Assocaseari, rivela un naturale rimbalzo tecnico nei prezzi dopo i cali delle festività. Di seguito il commento integrale, firmato da Emanuela Denti e Lorenzo Petrilli:

-La crema estera, che la settimana precedente veniva trattata intorno a 1,15 €/kg, la scorsa settimana oscillava tra 1,25 e 1,30 €/kg.

-Il latte crudo veniva offerto dalla Francia a 0,24 – 0,25 €/kg e dalla Germania intorno a 0,30 €/kg. Lo scremato tra 0,14 e 0,15 €/kg. I suddetti prezzi si intendono reso Nord Italia. Sul mercato nazionale, il latte crudo varia tra 0,29 e 0,31 €/kg, la crema nazionale di qualità tra 1,35 e 1,38 €/kg e lo scremato addirittura a 0,24 €/kg. In Nord Europa continua ad esserci una raccolta molto elevata, al punto che in Francia alcuni trasformatori sono già disposti a pagare un premio a quegli allevatori che producano sensibilmente meno. Sempre in Francia, una delle maggiori cooperative sprayzza latte nelle torri che un tempo erano destinate al siero.

-Anche la scorsa settimana, le quotazioni ufficiali del burro stupiscono. La Germania riduce di € 0,20 il minimo, venerdì 2,50 €/kg, e di € 0,30 il massimo, venerdì 2,70 €/kg, con un prezzo medio che è quindi 2,60 €/kg. L’Olanda riduce di € 0,15 e va a 2,55 €/kg. La Francia, che era rimasta indietro la settimana precedente, si porta al livello degli altri Paesi e dopo un ribasso di € 0,52 venerdì era a 2,60 €/kg. La media di questi tre
bollettini venerdì era 2,58 €/kg. Sul mercato le cose stanno andando in maniera completamente opposta rispetto ai bollettini, per cui i venditori di burro, un po’ spinti dal rialzo della materia grassa, un po’ spinti dal prezzo che la Cina ha pagato alla Nuova Zelanda, cercano di rialzare il prezzo del burro con offerte per il markenbutter tedesco tra 2,80 e 2,85 €/kg e per il polacco addirittura leggermente superiori. La discordanza tra i bollettini e il mercato è particolarmente netta ma anche giustificabile. I risultati della Gdt si sono saputi martedì 7 aprile nel tardo pomeriggio, ecco che già mercoledì mattina i venditori non rispettavano più le offerte fatte martedì. Basandosi i bollettini sui contratti fatti la settimana precedente perlopiù all’inizio, in quanto mercoledì e giovedì i venditori cercavano di capire cosa fare, ecco che i listini ufficiali sono nuovamente scesi, adeguandosi a quelli che erano i mercati di due settimane fa.

-I listini del latte in polvere segnano in Germania un ribasso per la polvere scremata sia alimentare che zootecnica, invariata quella intera. In Olanda stabile lo scremato sia alimentare che zootecnico, in ribasso la polvere intera. La Francia, invece, ha tutte frecce rosse verso il basso. Solo il bollettino tedesco è allineato ai prezzi di mercato, dove qualche venditore comincia a chiedere dei rialzi, in parte basandosi sul nuovo contratto che la Polonia ha chiuso con l’Algeria, a prezzo molto basso ma quantitativi importanti, e un po’ sulle richieste di alcuni Paesi importatori. Ecco che venerdì le offerte per lo spray oscillavano tra 1,95 e 2,05 €/kg, prezzi reso Nord Italia.

-Bollettini del siero in polvere molto vivaci. La Germania, segna un rialzo per lo zootecnico, invariato l’alimentare. Anche l’Olanda segna un rialzo per lo zootecnico, invece la Francia, dopo la freccia rossa verso il basso di questa settimana, è al livello più basso rispetto agli altri due bollettini presi in considerazione.

-Quotazioni medie dei bollettini europei dei formaggi in calo: emmentaler a 5,14 €/kg, gouda a 3,23 €/kg, edamer a 3,20€/kg e cheddar a 3,04 €/kg. In Italia, questa settimana le quotazioni dei formaggi nelle principali Borse Merci del Nord Italia sono rimaste stabili, tranne alcune voci del grana padano in calo a Cremona, Mantova e Brescia. Il Mipaaf, con le Regioni, ha chiesto alla Commissione Ue di attivare l’ammasso privato per il formaggi. In attesa che venga adottato anche questo strumento, in Italia sono previsti 14,5 milioni di euro per l’acquisto di formaggi Dop destinati agli indigenti e sono già partite le gare per l’acquisto di Pecorino Dop.

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