Crisi Ferrarini: in due anni perdite per 222 milioni di euro solo nel ramo prosciutti

2019-12-03T16:18:36+02:003 Dicembre 2019 - 16:15|Categorie: Carni, Salumi|Tag: |

Reggio Emilia – I bilanci 2017 e 2018 di Ferrarini sono stati approvati solo nell’ottobre di quest’anno. Il motivo è chiaro, come riporta il sito Reggionline: solo nel ramo prosciutti il gruppo ha registrato perdite complessive per 222 milioni di euro. Più precisamente sono 156 milioni nel 2017 e 66 milioni nel 2018. Stando così le cose, in quegli anni il margine operativo lordo era già ampiamente negativo. Perciò la Ferrarini, scrive il sito, “era in rosso anche senza considerare la gestione finanziaria e il deprezzamento di alcune poste di bilancio. Su questa situazione si è innestata la crisi debitoria, che ha portato l’esposizione della sola Ferrarini Spa a 222 milioni di euro e ha spinto le banche a chiudere i rubinetti”. Le perdite vengono in particolare da due voci: l’azienda ha dovuto accantonare più di 45 milioni di euro per rischi e oneri, legati soprattutto alla procedura di concordato; inoltre, la crisi del gruppo ha imposto ammortamenti e svalutazioni per 80 milioni e rettifiche di valore di attività finanziarie per altri 49 milioni. C’è poi il delicato capitolo dei rapporti tra l’azienda e le società della famiglia. A bilancio c’erano 16 milioni di crediti verso Agri-Food Investments, la finanziaria lussemburghese attraverso la quale i Ferrarini controllano l’azienda. Ma il credito è stato interamente svalutato. E lo stesso è accaduto per i 14,5 milioni dovuti dall’Immobiliare Vendina, un’altra società di famiglia. Operazioni poco trasparenti su cui si sono soffermate le relazioni dei periti che si stanno occupando del concordato.

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