Parigi (Francia) – La filiera alimentare, riferisce una nota dell’Ice, ha resistito in tempi di emergenza sanitaria, secondo quanto dichiara Jacques Creyssel, presidente della Federazione francese del commercio e della distribuzione. “Non c’è stata alcuna carenza alimentare e nessun negozio è stato chiuso; la Gdo ha permesso ai francesi di continuare a mangiare in condizioni eccezionali. La grande distribuzione ha dato vita a belle azioni di solidarietà come la promozione di prodotti francesi, fragole, asparagi, agnello, pesce per sostenere i nostri agricoltori”. Creyssel ha inoltre aggiunto: “La crisi ha messo in luce sia l’esigenza pressante per la Francia di mantenere e rafforzare la sua sovranità alimentare, sia la natura essenziale dei negozi di distribuzione, qualunque sia il loro formato”. Il calo delle visite ai negozi di alimentari, soprattutto quelli più grandi, è fonte di preoccupazione. Così come preoccupano il crollo del turismo e la chiusura di bar e ristoranti. Per quanto riguarda i prezzi, non vi è stato alcun aumento dall’inizio della crisi, se non per i prodotti ortofrutticoli, che rappresentano circa l’1,5% del consumo in Francia. Un aumento dovuto alla forte promozione dei prodotti francesi, più cari di quelli esteri.
