Fipe sul caso Qui!Group: “Inaccettabile l’esclusione delle imprese della ristorazione dai rimborsi del Ddl Concretezza”

2019-03-08T10:44:30+01:008 Marzo 2019 - 10:44|Categorie: Mercato|Tag: , , , |

Roma – “Inaccettabile”. E’ il giudizio espresso da Fipe, Federazione italiana pubblici esercizi, in merito agli sviluppi del caso Qui!Group. Mercoledì 6 marzo, la Commissione Bilancio della Camera ha dichiarato l’inammissibilità delle imprese della ristorazione dai rimborsi (20 milioni di euro) previsti nel Ddl Concretezza e rimasti riservati alle Amministrazioni ‘vittime’ del crack Qui!Group, società emettitrice di buoni pasto fallita a settembre (leggi qui). In discussione è il rimborso relativo al servizio sostitutivo di mensa. “Questa decisione, motivata dalla ‘mancanza di coperture’, è incomprensibile e ingiustificata”, dichiara Roberto Calugi, direttore generale di Fipe. “Non ha logica parlare di assenza di copertura in quanto il fondo è alimentato dalle somme escusse dalla cauzione rilasciata in fase di assegnazione della gara. In questo modo non vi è alcun esborso di denaro pubblico”. Aldo Cursano, vice presidente della Federazione, ha aggiunto: “E’ lo Stato che ha creato il problema, con la gestione di gare Consip al massimo ribasso del valore facciale del buono, e ci aspettiamo dallo Stato un’assunzione di piena responsabilità. Oggi questa decisione della Commissione mette a dura prova la nostra fiducia nella politica. Chiediamo che venga riattivato immediatamente il tavolo di crisi al Mise”.

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