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Le nostre dieci domande a Coldiretti, ancora in attesa di risposta

Ecco le dieci domande che poniamo a Coldiretti da oltre due anni, ancora in attesa di risposta:

1. Perché il direttore generale di Coldiretti, Vincenzo Gesmundo, ha guadagnato quasi 2 milioni di euro l’anno?
2. Qual è il compenso del presidente della Confederazione, Roberto Moncalvo?
3. Perché avete minacciato di denuncia i giornalisti che hanno pubblicato i dati relativi al compenso di Gesmundo?
4. Perché Coldiretti è contraria alla coltivazione degli Ogm in Italia mentre nei Consorzi agrari che controlla si vendono regolarmente mangimi geneticamente modificati?
5. Etichetta d’origine: perché state illudendo gli allevatori che il prezzo delle materie prime lo faccia l’etichetta, invece di aiutare i due settori a individuare driver di sviluppo?
6. Perché nei vostri mercati “Campagna amica” trovano spazio prodotti non a Km 0 e non realizzati direttamente dai produttori a differenza di quanto affermate?
7. Perche Coldiretti ha speso ben 2 milioni di euro per l’Albero della vita di Expo 2015?
8. Perché continuate a mettere l’accento sui pochi casi di mancato rispetto delle normative in Italia invece di porre in evidenza l’eccezionalità del numero dei controlli sanitari che contraddistinguono il nostro Paese?
9. Perché non avete consentito a Monsanto di organizzare, in occasione della Fiera dell’Agricoltura 2016 a Santa Lucia di Piave, un confronto sul tema degli Ogm?
10. Perché avete commissariato le sedi locali non in linea con le posizioni espresse dalla sede romana?

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