Roma – Nella manovra 2020 sono allo studio misure contro le false cooperative, con l’obiettivo di arginare il fenomeno e ridurre frodi ed evasione fiscale. Più nel dettaglio, la proposta è inserire la pratica del reverse charge, ovvero l’inversione contabile dell’Iva: una norma che prevede di far pagare l’imposta all’acquirente (la società) e non al venditore (le coop, che spesso svaniscono nel nulla). Permetterebbe così di contrastare l’utilizzo di cooperative finte in vari settori come alimentare, logistica, grande distribuzione e meccanica. “Le nuove norme sicuramente vanno nella direzione giusta”, spiega a Ilfattoquotidiano.it Francesco Duraccio, segretario del Consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro. “Ma bisogna stare attenti a non fare di tutta l’erba un fascio. Il rischio è che si colpiscano anche i bravi imprenditori”. Il fenomeno delle coop fittizie è particolarmente diffuso in Italia: secondo l’ultimo report dell’Ispettorato nazionale del lavoro, su 3.311 cooperative analizzate, ben 1.986 sono risultate irregolare.
Manovra: il governo contro le false coop
federico2019-10-22T11:02:28+01:0022 Ottobre 2019 - 12:00|Categorie: Mercato|Tag: false cooperative, manovra 2020|
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