Jesi (An) – Nelle Marche è già cominciata la vendemmia, che raggiungerà il suo culmine nella seconda decade si settembre. Secondo le stime diffuse oggi dall’Istituto marchigiano di tutela vini, nonostante le difficili condizioni climatiche, la quantità di uva raccolta dovrebbe essere superiore dello 0,5% circa rispetto al 2011 e attestarsi intorno ai 780mila ettolitri di vino. Ottime le prospettive dal punto di vista qualitativo: “Non tutto il caldo viene per nuocere”, spiega il direttore dell’Istituto, Alberto Mazzoni. “Quest’anno invece in molte zone le alte temperature hanno consentito un processo di maturazione naturale, abbattendo o limitando i trattamenti. La novità di quest’annata dal punto di vista agronomico è che i vitigni autoctoni, come Verdicchio, Bianchello, Lacrima, Pecorino, Passerina, Sangiovese, Vernaccia e Montepulciano, resistono di più rispetto ai vitigni alloctoni o internazionali (Chardonnay, Cabernet e merlot)”. Nel 2011 il vino marchigiano ha superato quota 45,7 milioni di euro, il 10% in più rispetto al 2010. Segnali positivi anche dai mercati: i prezzi all’ingrosso stanno registrando un incremento pari al 10% rispetto al 2011. Circa l’80% delle uve verrà utilizzato per la produzione di vini Doc e Docg. (PF)
