Nielsen: ci fai o ci sei?

2020-11-13T16:06:03+02:0011 Settembre 2020 - 12:40|Categorie: Aperture del venerdì|Tag: , |

L’istituto di ricerca diffonde dati contraddittori sulle vendite in Gd-Do di quest’anno. Senza specificare quando si tratta di largo consumo confezionato.
Un pasticcio che si poteva evitare.

Lo scrittore americano Mark Twain diceva che: “Esistono tre tipi di bugie: quelle piccole, quelle grandi e le statistiche”. Un aforisma che calza a pennello per un pasticciaccio sui dati relativi all’andamento della distribuzione in Italia.

Tutto comincia a Cibus Forum, l’evento andato in scena il 2 e 3 settembre a Fiere di Parma. Alla sessione inaugurale sono sul palco: Ivano Vacondio, presidente di Federalimentare; Giorgio Santambrogio, Ad Gruppo VéGé; Roberto Luongo, direttore generale Ice; Tanya Kopps, Ceo Metro Italia; Christian Centonze, industry food director Nielsen. In collegamento interviene poi Nicola Levoni per Food drink Europe e – a lavori iniziati – arriva pure il titolare della Farnesina, Luigi Di Maio.

Il primo a parlare è Centonze, che analizza lo scenario internazionale e si sofferma sull’impatto della crisi sul largo consumo in Italia. Oltre a sottolineare il boom dell’e-commerce e della prossimità, l’analista di Nielsen proietta una slide in cui si afferma che “il largo consumo si mantiene marcatamente positivo”, con un trend ottimo nel mese di agosto (+4,6%) ed eccellente nel periodo 30 dicembre-23 agosto: +7,2%.

Ma pochi giorni dopo, all’inaugurazione del nuovo Spazio Conad di Vimodrone (Milano), sabato 5 settembre, il vulcanico Ad della catena, Francesco Pugliese, descrive uno scenario a tinte fosche: il progressivo 2020, ad agosto, è +2,05%. E la fonte è sempre Nielsen. Se va bene, la distribuzione chiuderà l’anno a +1,8%, secondo Pugliese.

Dati, questi ultimi, che hanno trovato una sostanziale conferma alla presentazione del Rapporto Coop di ieri, a Milano. Il presidente Marco Pedroni, l’Ad Maura Latini e il direttore generale Ancc-Coop Albino Russo hanno illustrato la consueta anteprima del rapporto, soffermandosi anche sull’andamento di Gd-Do.

Ebbene, tra i tanti spunti forniti alla platea di giornalisti in sala e ai circa 300 collegati, ecco puntuali le previsioni sul settore: a fine anno il risultato oscillerà tra +0,5% e +1,5%. Non sarebbe affatto vero, come si sente talvolta dire, che la Gdo sarà uno dei pochi settori con la pancia piena nell’annus horribilis 2020. Nonostante le corse agli scaffali e le code interminabili di qualche mese fa, anche i retailer piangono. O comunque non ridono. Complice anche la strana estate segnata dalla mancanza di turismo: il trimestre giugno-agosto (incremento percentuale sull’aumento delle vendite, dati Coop-Nielsen) ha visto una crescita dei discount del +63% rispetto allo stesso periodo 2019, bilanciata però dal calo degli iper (-62%). Bene i superstore con li +21%, ma calano i liberi servizi con il -24%.

Insomma, un saliscendi dove alla fine i margini sono quelli che sono. Cioè poco o niente, con percentuali negative ovunque. E meno male che Centonze, appena una settimana prima, rassicurava tutti dispensando ottimismo. Logico, a questo punto, chiedersi come stiano le cose e quali siano i dati reali, anche perché non stiamo parlando di zero virgola, ma di una differenza pari a cinque punti percentuali.

Alla conferenza stampa Coop di ieri poniamo la domanda, che all’inizio cade un po’ nel vuoto. Nessuno sa spiegare il perché di questa forbice. Poi si scopre che tra i 300 collegati in streaming c’è anche una analista di Nielsen. Che svela l’arcano: i dati comunicati a Cibus Forum si riferiscono al largo consumo confezionato e non al totale del largo consumo. Ma la vera questione è: che senso ha presentare dati sui cibi confezionati? Con i consumatori impauriti dal virus, è ovvio che siano stati preferiti tali prodotti rispetto a quelli sfusi. Chiunque abbia fatto la spesa in questi mesi se n’è accorto. Non ci volevano certo gli analisti di Nielsen per saperlo… E comunque ribadiamo che sulla slide mostrata a Cibus Forum c’era scritto (vedi foto): “Nel complesso, il largo consumo si mantiene marcatamente
positivo”. Allora Nielsen: ci fai o ci sei?

Torna in cima