Cessione Nuova Castelli (2). Offerta di Lactalis? La levata di scudi di Coldiretti

2019-05-23T14:26:59+02:0023 Maggio 2019 - 11:35|Categorie: Formaggi|Tag: , |

Milano – Le voci di un interesse della francese Lactalis per il Gruppo Nuova Castelli (leggi qui), hanno suscitato l’immediata reazione del mondo coldirettiano. Tuona il presidente, Ettore Prandini, rivolgendo un appello al governo perché intervenga: “La difesa dei marchi storici è necessaria perché si tratta spesso del primo passo della delocalizzazione, che si realizza con lo spostamento all’estero delle fonti di approvvigionamento della materia prima agricola e con la chiusura degli stabilimenti e il trasferimento di marchi storici e posti di lavoro fuori dai confini nazionali”. Forse, però, Prandini dimentica alcuni dettagli relativi all’operazione. Nuova Castelli non è più un’azienda italiana, secondo lo schema coldirettiano, bensì un gruppo per l’80% a capitale inglese (il fondo Charterhouse). In questo caso, in realtà si tratterebbe di un affare tra due realtà operanti sui mercati mondiali (Nuova Castelli è già distribuita su una ventina di impianti, in Italia e all’estero), che porterebbe il player del parmigiano reggiano nelle mani di una azienda familiare del settore lattiero caseario, con vision e strategie diverse da quelle che necessariamente caratterizzano l’attività dei fondi di private equity. Prosegue Prandini, riferendosi in particolare al parmigiano reggiano: “L’interesse nazionale è anche legato alla tutela delle denominazioni dalle falsificazioni che si moltiplicano nei diversi continenti”. Dimenticando, però, che Lactalis, in Italia, produce già diverse Dop da tempo e che, fra tutti i disciplinari, quello del parmigiano (filiera di cui Nuova Castelli è uno dei tanti player) è tra i più rigidi, anche per quanto riguarda il confezionamento in zona di origine. Nel frattempo, si apprende da fonti vicine a Granarolo, secondo quanto riporta l’Ansa, che il gruppo bolognese non sarebbe interessato all’operazione, come invece ipotizzato da Il Sole 24 Ore.

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