Brindisi – Qualche buona notizia per il nostro vino, tra le tetre cronache dell’epidemia del coronavirus. The Wine Advocate, testata vitivinicola tra le più prestigiose a livello mondiale, mostra di gradire sempre le produzioni italiane. Monica Larner, la firma della rivista responsabile degli assaggi italiani, nel suo ultimo reportage ha raccontato la Puglia del vino di qualità. Alla wine writer statunitense sono piaciuti particolarmente alcuni campioni di Tenute Rubino, prestigiosa azienda brindisina. Sono ben tre, infatti, i vini premiati con oltre 91 punti dalla giornalista, a partire dal Cru Torre Testa. Il capofila del Progetto Susumaniello di Luigi Rubino ha ricevuto un voto di 93/100: il massimo punteggio assegnato dalla critica americana nel suo speciale sui vini pugliesi, confermando il valore della filosofia produttiva di un’azienda che, fin dall’inizio, ha creduto nella valorizzazione dei vitigni autoctoni del proprio territorio, l’agro di Brindisi, caratterizzato dallo strettissimo rapporto col mar Adriatico. Tali valori sono incarnati in modo esemplare anche dallo Jaddico 2015, blend di Negroamaro e Sumaniello a cui Monica Larner ha assegnato ben 91 punti, gli stessi attribuiti al Visellio 2016, Primitivo in purezza.
Vino pugliese, The Wine Advocate premia Tenute Rubino
RepartoGrafico2020-03-27T16:02:05+02:0027 Marzo 2020 - 16:02|Categorie: Vini|Tag: Monica Larner, primitivo, puglia, tenute rubino, The Wine Advocate, Wine Advocate|
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