Bruxelles (Belgio) – A partire dal 2024 – come riporta il Sole 24 Ore – si stima che circa 50mila imprese situate sul territorio europeo, rispetto alle 11.700 soggette al precedente obbligo imposto dalla Non financial reporting directive (Nfrd), saranno tenute a redigere un bilancio (o rendicontazione) di sostenibilità. Tale è l’impatto che avrà la Direttiva Ue 2022/2464 del 14 dicembre 2022.
I soggetti interessati sono, da gennaio 2024, le grandi imprese di interesse pubblico (con più di 500 dipendenti) già soggette alla direttiva sulla dichiarazione non finanziaria; da gennaio 2025 le grandi imprese non ancora soggette alla direttiva sulla dichiarazione non finanziaria (con più di 250 dipendenti e/o 40 milioni di euro di fatturato e/o 20 milioni di euro di attività totali); da gennaio 2026 le Pmi e le altre imprese quotate. Le Pmi potranno scegliere di non partecipare fino al 2028.
Le tematiche Esg saranno al centro del convegno ‘Esg: strategia, rendicontazione e creazione di valore’, organizzato dalla società di consulenza Acb Group, che si terrà a Torino il 27 ottobre. Esponenti del mondo finanziario e imprenditoriale si riuniranno per valutare quale sarà il peso che avrà la sostenibilità nel determinare il successo di un’impresa.
