Rimini – Italian Exhibition Group, la società che organizza il Sigep di Rimini, risponde duramente alle fake news in circolazione sulle origini della diffusione della pandemia del Covid-19. Da giorni, infatti, si leggono notizie che affermano che la presenza di aziende di Whuan alla fiera abbia contribuito alla creazione del primo focolaio di Codogno. Nella nota stampa diffusa dalla società si legge: “La notizia che circola in queste ore di una vicinanza fisica fra due spazi espositivi predisposti da aziende con ragione sociale in Cina e nel nord Italia all’ultima edizione di Sigep di Rimini corrisponde al vero. Così come corrisponde al vero che a gennaio la stessa vicinanza fisica si è registrata in decine di altre fiere, in aeroporti, treni e innumerevoli posti di aggregazione. Sigep è terminato il 22 gennaio. Il paziente zero si è registrato a Codogno quattro settimane dopo. Un po’ lunga come incubazione. Invitando tutti a un atteggiamento responsabile su temi di tale gravità, Italian Exhibition Group vigilerà con attenzione perché eventuali ulteriori notizie o supposizioni non ledano gli interessi di un mercato che rappresenta uno dei più floridi ‘made in Italy’. E non ledano quelli della società stessa, quotata alla borsa italiana. La diffusione di informazioni prive di fondamento saranno perseguite legalmente”.
Diretta Coronavirus/Ieg perseguirà a norma di legge le fake news che collegano il Sigep alla diffusione della pandemia
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