Catanzaro – Da nove anni, i componenti della task force veterinaria della Calabria percepivano compensi aggiuntivi illegittimi decretati dalla struttura commissariale della regione. Per questo motivo i finanzieri del Comando provinciale di Catanzaro hanno sequestrato beni per oltre un milione di euro e indagato per abuso d’ufficio cinque dirigenti veterinari e l’ex commissario ad acta Massimo Scura, l’ex sub commissario Andrea Urbani (attuale direzione generale della programmazione sanitaria del ministero della Salute) e il coordinatore della task force veterinaria Pasquale Turno. Secondo l’accusa, le indennità non erano dovute in quanto, per norma di legge, l’incarico ricoperto non avrebbe dovuto comportare retribuzioni aggiuntive. Dalle indagini è emerso che, a partire dal 2011 e fino al 2019, i componenti della task force avevano indebitamente percepito tre differenti emolumenti non dovuti. Ottenuti con provvedimenti assunti dal coordinatore della stessa task force e dai vertici delle strutture commissariali per la sanità calabrese. Tali provvedimenti erano stati più volte censurati dal ministero della Salute in quanto si trattava di una retribuzione forfettaria, ragguagliata a 10 ore settimanali di prestazioni aggiuntive.
Inchiesta sulla task force veterinaria della Calabria: sequestro da oltre un milione di euro per stipendi illegittimi
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