Giansanti (Confagricoltura): “Immotivate le critiche del commissario Ue Wojciechowski agli allevamenti”

2021-04-27T12:09:22+02:0026 Aprile 2021 - 18:00|Categorie: Carni|Tag: , , |

Roma – Cresce l’indignazione verso i continui attacchi alla zootecnia manifestati dal commissario Ue per l’agricoltura Janusz Czesław Wojciechowski. Che, anche in un recente tweet, non si è sottratto dal sottolineare come gli allevamenti intensivi non consentano di tutelare le aree rurali e i produttori. “Gli agricoltori e gli allevatori che rispettano le regole Ue in materia di sostenibilità ambientale e benessere degli animali meritano tutti considerazione e tutela senza alcuna distinzione. Le ricorrenti critiche del commissario nei confronti degli allevamenti intensivi risultano immotivate e inappropriate” contesta Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura. “Dovrebbe sapere che il sistema agricolo europeo è all’avanguardia a livello mondiale per sicurezza alimentare, qualità e sostenibilità ambientale. Wojciechowski dovrebbe piuttosto rafforzare il suo impegno per la redazione di uno studio d’impatto sulla comunicazione ‘From farm to fork’. La Commissione ha indicato gli obiettivi da raggiungere, ma non ha precisato gli strumenti per raggiungerli, né le conseguenze prevedibili sotto il profilo socio-economico”. Giansanti ricorda inoltre che secondo un recente studio elaborato dal dipartimento di Stato Usa all’agricoltura, la messa in opera delle indicazioni del ‘From farm to fork’ e della nuova strategia per la biodiversità comporterebbero una diminuzione del 12% della produzione agricola Ue. I redditi agricoli subirebbero un taglio del 16% dei prezzi al consumo aumenterebbero del 17%. “Per coprire il fabbisogno alimentare dell’Ue, salirebbero le importazioni”, spiega Giansanti. “Per questo, forse, la Commissione sta intensificando le iniziative per la ratifica dell’accordo politico con i Paesi del Mercosur, nonostante le critiche espresse dal mondo agricolo, dalle associazioni ambientalistiche e dalle assemblee parlamentari in alcuni Stati membri”.

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